sabato 10 marzo 2012

La strategia della tensione e la strage di Bologna

D LETTURA E COMPRENSIONE
LA STRATEGIA DELLA TENSIONE E LA STRAGE DI BOLOGNA

Gli anni Settanta e Ottanta sono un periodo violento della storia italiana, caratterizzato da proteste sociali, malcontento giovanile e dal terrorismo politico sia di sinistra che di destra. Lo scopo dei gruppi terroristici di estrema sinistra come le Brigate Rosse (BR) è quello di destabilizzare lo Stato. Per questo motivo vengono colpiti coloro che svolgono un ruolo attivo nella vita pubblica del paese come uomini politici, magistrati, giudici, forze dell’ordine, ecc. Per quanto riguarda il terrorismo di destra, delineare un panorama completo risulta difficoltoso in quanto la sua azione è spesso strettamente legata a quella dello stesso Stato italiano e sembra far parte della cosiddetta “strategia della tensione”. Per questo motivo, molti sono i silenzi sui gruppi terroristici di destra quali i NAR (Nuclei Armati Rivoluzionari) fondati a Roma nel 1977.


Per quanto riguarda la “strategia della tensione”, essa è legata all’ipotesi dell’intervento e della collaborazione dello Stato in una serie di stragi realizzate da esponenti della estrema destra nelle piazze, nelle banche, sui treni. Ci si domanda il perché di questo coinvolgimento dello Stato. Una delle risposte potrebbe essere la seguente: creare paura, incertezza, timore nei cittadini e, di conseguenza, una loro maggior fiducia nello Stato e nella sua capacità di proteggerli e di riportare l’ordine. Questo permette di giustificare un’azione repressiva e un maggiore controllo da parte del governo. La domanda legittima che ci si pone è: “Chi al governo desidera tutto questo?” Molte sono le ipotesi e non esiste una risposta precisa. Si parla di complotti, di lobby segrete, dell’intervento dei servizi segreti italiani, di uomini politici e centrali economiche interessate al controllo della nazione e refrattarie a qualsiasi tipo di cambiamento.

Il risultato della “strategia della tensione” sono una serie di stragi che colpiscono l’Italia dal 1969 al 1984 e che causano circa 150 morti e 650 feriti. La prima avviene il 12 dicembre 1969 a Milano nella Banca dell’Agricoltura in Piazza Fontana dove muoiono 17 persone e 88 rimangono ferite. L’ultimo attentato ha luogo il 23 dicembre 1984 sul rapido 904 proveniente da Napoli e diretto a Milano. Muoiono 17 persone e circa 260 rimangono ferite.  


Una delle stragi più sanguinose è quella di Bologna. Il 2 agosto 1980, alle 10.25 di mattina, scoppia una bomba nella stazione centrale di Bologna, uno dei principali nodi ferroviari del Nord Italia. È estate e periodo di vacanze. La stazione è affollata e muoiono 85 persone e oltre 200 rimangono ferite. Chi sono i veri colpevoli? Non esiste una vera e propria soluzione e sembrano venir alla luce elementi sempre nuovi nel corso delle indagini e dei vari processi. Per esempio, sono stati scoperti e accertati i tentativi di alcuni rappresentanti definiti “deviati” dei servizi segreti italiani, SISMI, di depistare le indagini dei magistrati. La verità è purtroppo ancora lontana. (Fonte: Cristina Villa. EF: Film Study. "Romanzo criminale". New York: Farinelli, 2011)
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D1) Leggi il brano e rispondi alle domande.
1.    Cosa succede a Bologna il 2 agosto 1980?
2.   Qual è la situazione dell’Italia in quel periodo?
3.   Perché non si parla molto del terrorismo di destra?
4.   Cos’ è la “strategia della tensione”?
5.   Cosa confessa il senatore Giulio Andreotti?
6.    Ci sono attentati terroristici e stragi irrisolti nel tuo paese?

E COMPOSIZIONE

Inventa una storia ambientata nel passato o nel futuro del tuo paese utilizzando elementi come il terrorismo e le “teorie della cospirazione o del complotto”.



F NAVIGARE NELLA RETE

Trova informazioni online riguardo le “teorie della cospirazione o del complotto” che riguardano differenti paesi. Esponi quello hai trovato ai compagni e discutine in classe.

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